La terapia a onde d’urto extracorporee (ESWT) è l’applicazione medica delle onde d’urto in un trattamento non invasivo utilizzato per trattare patologie muscolo scheletriche e dermatologiche, come entesiti, tendinopatie calcifiche e non, spine calcaneari, epicondilite, pubalgia, fratture da stress, algoneurodistrofia e pseudoartrosi.
Come funziona?
La tecnologia delle onde d’urto radiali si basa sull’accelerazione di un proiettile grazie all’aria compressa: questo proiettile colpisce ad alta velocità (fino a 90km/h) un applicatore fisso; l’energia cinetica viene convertita in onda d’urto, la quale viene erogata attraverso la pelle al tessuto target. L’onda in fase di compressione penetra attraverso la pelle (fino a 40mm) e si attenua nel tessuto. È seguita da una fase di tensione che genera bolle di cavitazione. Queste bolle implodono causando onde d’urto secondarie.
Due sono le tecnologie a disposizione nel nostro centro:
- Onde D’urto Radiali Balistiche, indicate per trattamenti superficiali. La tecnologia si basa sull’accelerazione di un proiettile grazie all’aria compressa: questo proiettile colpisce ad alta velocità (fino a 90km/h) un applicatore fisso; l’energia cinetica viene convertita in onda d’urto, la quale viene erogata attraverso la pelle al tessuto target. L’onda in fase di compressione penetra attraverso la pelle (fino a 40mm) e si attenua nel tessuto. È seguita da una fase di tensione che genera bolle di cavitazione. Queste bolle implodono causando onde d’urto secondarie.
- Onde D’urto Focali Piezoelettriche, indicate per trattamenti più profondi. Questa sorgente terapeutica è caratterizzata da una zona focale precisa e ben definita. Le fonti terapeutiche di questo sistema utilizzano dei cuscinetti in gel intercambiabili a contatto con il paziente. Questi cuscinetti vengono utilizzati come distanziatori, cambiando la profondità di penetrazione ad intervalli di 5 mm . Riescono a farlo avvicinando o allontanando la profondità del fuoco della sorgente terapeutica. Sono possibili profondità di penetrazione massime comprese tra 4 e 6 cm, a seconda della sorgente terapeutica utilizzata.
È stato clinicamente testato che le onde di pressione, se applicate ai tessuti lesi, stimolano delle reazioni metaboliche che inducono:
- Riduzione del dolore percepito dalle fibre nervose
- Aumento della circolazione sanguigna nei tessuti molli circostanti
- Inizio del processo di guarigione innescato dall’attivazione delle cellule staminali
La terapia ad onde d’urto è clinicamente provata per il trattamento dell’apparato muscolo scheletrico e nel trattamento dermatologico. In particolare ecco le diverse applicazioni:
Indicazioni MUSCOLOSCHELETRICHE
– Tendinopatie (tallone, gomito del tennista, spalla, ecc.)
– Dolore e affezioni muscolari ( punti trigger, dolore miofasciale, ecc.)
– Calcificazioni (spalla, gomito, anca ecc.)
– Sperone e spina calcaneare
– Ritardo di consolidamento
Indicazioni DERMATOLOGICHE
– Cellulite
– Lesione dei tessuti molli
In cosa consiste il trattamento?
Il trattamento ha la durata di soli 5-10 minuti e viene eseguito una volta a settimana per 3-4 settimane successive, in base alla patologia (le applicazioni aumentano nel trattamento delle patologie dermatologiche). Le fasi del trattamento sono:
- PALPAZIONE: localizzare l’area dolente mediante palpazione.
- SEGNARE l’area del dolore.
- APPLICARE IL GEL di accoppiamento per trasmettere le onde d’urto ai tessuti.
- APPLICARE LE ONDE D’URTO: rilasciare le onde d’urto radiali all’area interessata dal dolore tenendo l’applicatore saldamente a contatto con la pelle.
- RILASSAMENTO DEI MUSCOLI: se i muscoli circostanti sono tesi è possibile rilassarli erogando onde d’urto radiali con l’applicatore da 36 mm.
Le onde d’urto radiali possono essere utilizzate in combinazione ad altri trattamenti, a seconda della patologia. Nelle patologie muscoloscheletriche è utile la combinazione con la rieducazione motoria e/o la terapia manuale, che permettono un recupero motorio globale e un migliore assetto posturale che, nella maggior parte delle patologie, risulta alterato dal dolore. Nelle patologie dermatologiche è necessario, a seconda dei casi, l’accostamento alle onde d’urto di terapie strumentali (Tecarterapia, Vibrazione, Diamagnetoterapia) e/o manuali (Linfodrenaggio) che favoriscano il drenaggio dei liquidi e un miglioramento della qualità dei tessuti trattati.
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